Proprio durante la grande festa del 14 e 15 agosto si svolge dal 1973 l’annuale Incontro Nazionale dei Madonnari che raccoglie decine di artisti da tutto il mondo. Il concorso prende il via il pomeriggio del 14 agosto. 

Il Vescovo benedice i gessetti che gli artisti useranno e il loro lavoro continua sino al pomeriggio di Ferragosto. Le opere lasciate poi in balia degli eventi atmosferici, sono destinate a sciogliersi al primo acquazzone, rimanendo fedeli, nella loro stesura iniziale, solo negli scatti fotografici delle duecentomila persone che ogni anno la piccola frazione ospita. L’idea del primo concorso mantovano dei madonnari si deve alla giornalista Maria Grazia 

Fringuellini ed a Gilberto Boschesi, un maestro elementare che in quegli anni era vicepresidente dell’Ente per il Turismo di Mantova.

I madonnari sono artisti di strada, così chiamati dalle immagini, soprattutto sacre e principalmente Madonne,che sono soliti disegnare per strada. L’arte dei madonnari prevede l’utilizzo di materiali, i gessetti, che non sono destinati a durare nel tempo. Gli artisti dipingono sull’asfalto, granuloso e molto ruvido al tatto, stendendo

il colore con i polpastrelli. Il termine è di probabile origine centro-italiana. Quando ci si riferisce a notizie storiche risalenti al XVI secolo si parla dei Madonneri di icone sacre e non certo di pittori di strada. Non esistono notizie storiche certe se non dal secondo dopoguerra in poi. Il madonnaro è un artista ambulantenomade che si sposta da un paese all’altro in occasione di sagre e feste popolari.

 Esegue i suoi disegni con gesso, gessetti o altro materiale povero, su strade, marciapiedi, cemento, selciato di centri urbani e che trae il proprio sostentamento grazie alle offerte del pubblico quali oboli o elemosine. L’arte, come indicato da varie descrizioni che si trovano in testi e lettere, fu presente in tutta l’Europa fin dal XVI secolo. Dato il materiale

impiegato, dopo qualche giorno il disegno sbiadisce fino a che con la prima pioggia svanisce. Questo è anche il motivo per cui solo di recente è stato possibile iniziare ad averne una documentazione visiva. La tradizione dei madonnari nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale si stava perdendo.

 Quando nel 1973 attraverso la stampa si cominciò a propagandare l’evento di un primo loro incontro a Grazie di Curtatone, quelli che ancora vivevano del lavoro di pittori di strada, arrivarono per eseguire le loro opere. Quindi il primo incontro nazionale dei madonnari avvenne nel 1973, promosso e coordinato dalla Pro Loco di Curtatone, il 15 agosto sul sagrato del Santuario della Beata Vergine delle Grazie, proprio a Grazie, patria anche del nuovo nome dato ai “pittori di strada” che, da quel momento furono chiamati Madonnari. Al primo incontro erano in otto. La riscoperta di quest’arte antica nel corso degli anni successivi ha visto nascere altre manifestazioni sia in Italia che all’estero. Il numero dei madonnari che possono chiamarsi tali è a tutt’oggi molto esiguo nonostante la numerosa partecipazione di artisti che si cimentano in questa arte per i soli giorni dei festival che si svolgono in tutto il mondo. Pur conservando lo spirito tradizionale, a questi semplici artisti si sono

aggiunti anche pittori qualificati, artisti di varie tendenze e semplici appassionati che, con produzioni a volte discutibili, elaborano madonne e altri temi sacri. Non di rado, questi artisti sono molto abili nella loro tecnica, decisamente particolare e inusuale, riuscendo a creare delle vere opere d’arte, anche se effimere.